martedì 29 settembre 2015

Targhe francesi

Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti nella nostra francelizzazione.
Questo è il primo post tecnico burocratico del blog, a cose fatte, si perché mi sono ripromessa sin dall'inizio di scrivere le cose una volta finite in modo tale da non mettere in circolo fregnacce, il web è già pieno di cose inutili, volendo anche essere utile ad eventuali persone intenzionate a trasferirsi in Francia verranno scritte solo esperienze dirette testate sulla nostra pellaccia.
Oggi abbiamo ottenuto le targhe francesi dunque come si fa?
Già ad Aprile nel nostro viaggio di ricerca casa e decisione definitiva di cambio vita eravamo stati alla prefettura del dipartimento, nel nostro caso Saint Brieuc ad informarci sul da farsi, già allora uscimmo stupiti che ci avessero dato un prestampato con su scritto tutto ciò che serviva procurare per il cambio targa.
Fotocopie dei giustificativi di domicilio (in Francia se non hai una bolletta della luce e/o una del telefono intestata non sei nessuno), del documento di identità, originale del libretto dell'auto, fin qui tutto facile, ora viene il difficile, il COC, certificato di conformità europea, che abbiamo fatto fatica ad ottenere (si richiede in Italia) perché in tanti non sanno manco cos'è, attenzione a non richiederlo on line, costa 3 volte tanto, decisamente meglio richiederlo al concessionario dove è stata comprata la macchina, da voi o dal proprietario precedente, di solito si riesce a risalire, ci va pazienza  anche con i concessionari, ne fanno pochi e sono leeeentiiii, noi ci abbiamo messo circa 2 mesi per ottenerli, paghi l'obolo (nel nostro caso 60 euro uno 70 l'altro ma abbiamo sentito prezzi anche nettamente superiori quindi occhio) e coc sia.
Altra burocrazia questa volta francese il quitus fiscal, in parole povere la conversione dei cavalli fiscali in unità di misura francese, si richiede all'ufficio delle imposte (nel nostro caso a Dinan) è gratuito e l'abbiamo ottenuto in 10 minuti. Traete voi le conclusioni sulla nostra opinione di come funzionano le cose.
Compili un paio di moduli con i tipici dati anagrafici e di residenza e bello bello vai in prefettura, convinto che di sicuro sarà cambiato qualcosa (da aprile...) e che qualcosa non vada bene e metti a preventivo di perderci la mattinata.
Ebbene... tutto sbagliato!
Entriamo, guardiamo lo scaffale dei moduli pre stampati a disposizione perché uno era stato sbagliato quindi sapevamo già di doverlo ricompilare, ci viene incontro una ragazza (sorriddente!) chiedendoci cosa dovevamo fare, ci ha controllato la documentazione, perché almeno non si perde tempo allo sportello, ci ha dato il numero e indicato dove dovevamo metterci in coda.
Allo sportello ci riceve una signora (meno sorridente ma sempre gentile) prende tutta la documentazione, la controlla, tutto ok, ci stampa la ricevuta del dovuto.
5 minuti per riprendere fiato per la botta della macchina grossa, la piccola, 170 euro, la grossa non lo dico perché altrimenti piango!
Tutto a posto, si va in cassa a pagare ti danno il nuovo numero di targa, il libretto provvisorio che ha validità un mese, dopo 3 o 4 giorni arriva quello originale a casa.
28 minuti esatti ed eravamo fuori dalla prefettura con tutto fatto... Mah! Cose dell'altro mondo!
Ora dovremo andare a farci stampare le nuove targhe in tabaccheria. Si si avete capito bene qui le targhe le stampano i tabaccai! Io non oso immaginare in Italia cosa succederebbe e quante targhe false ci sarebbero in circolazione.  
Dovremo portare tutto all'aci in Italia per la radiazione delle vecchie targhe al pra, lottare per ottenere il rimborso dell'assicurazione italiana non usufruita che è un nostro diritto ma ti fanno penare, e fare assicurazione francese che pare costi decisamente meno che in Italia ma vi farò sapere anche qui a cose fatte con post apposito.
Oggi abbiamo presentato anche la documentazione per la richiesta delle patenti francesi, sempre nei famosi 28 minuti, appena anche questa sará cosa fatta vi aggiorno anche su questo tassello.
Saluti da noi ritargati di fresco!

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